Skip to content Skip to footer
Caricamento Eventi

Sinossi

Il Povero Piero è una commedia surreale di Achille Campanile (autore brillante del secondo ‘900) del filone italiano del teatro dell’Assurdo. La vicenda è pervasa da un umorismo sottile e continuo, esilarante in certi momenti. La vicenda, coi suoi relativi equivoci e i suoi continui imprevisti, nasce dal desiderio del personaggio che da il titolo allo spettacolo, cioè Piero, il quale, vittima di una morte inaspettata e improvvisa, lascia comunque scritte le sue volontà. Egli pretende che si dia la notizia della sua morte soltanto  dopo aver completato le esequie; senza visite, senza fiori né tutte le altre consuetudini del caso. La sua famiglia, obbligata da questa sua assurda volontà, si trova quindi a dover tenere nascosto l’evento con grande fatica e smarrimento. La situazione scatena una serie di inconvenienti e imprevisti che daranno il via a una sequenza continua di equivoci e incomprensioni fra i divertentissimi personaggi della famiglia con quelli (altrettanto divertenti) esterni alla casa. I familiari del povero Piero saranno costretti a fare i salti mortali per ottemperare ai desideri del defunto ma infine la notizia trapelerà e allora… arriveranno le visite di rito, con le frasi di rito e le consuete ovvietà che in questi casi si scatenano fra gli ospiti visitatori. A un certo punto, però, arriverà un colpo di scena che cambierà le dinamiche di un normale funerale come tanti altri e scatenerà ulteriori litigi e incomprensioni tutte da ridere.

Lo spettacolo è un trionfo di coralità. Tantissimi attori in scena assicurano una varietà di personaggi e situazioni divertentissime, al limite del parossismo. Il testo si presenta come una partitura di caratteri bizzarri e situazioni surreali che diventano, alla vista e all’ascolto, un coro collettivo vario e dalle molteplici sfumature sonore e psicologiche. Se dobbiamo fidarci del nostro gusto, del nostro istinto teatrale, e del divertimento che la commedia procura a noi che la facciamo, il risultato dovrebbe garantire (anzi, ne siamo certi!) anche il massimo divertimento del pubblico. Di questo siamo pressoché sicuri.

Quindi: Buon divertimento a tutti!

Rosario Minardi

X
X